Lone Wolf ha scritto: ↑12/05/2021, 15:18
Palmambrogio ha scritto: ↑12/05/2021, 9:24
Mio caro Ettore non c'è nulla di sbagliato nel tuo modo di interpretare il viaggiare, perché come hai scritto è il tuo modo.
Una volta che il tuo modo lo vai a confrontare con quello degli altri, è in quel momento che si vedono le differenze, ma non si tratta di giusto o sbagliato.
C'è una frase che hai scritto che mi fa molto riflettere ed è quella dove dici che viaggi da solo da quando sei adolescente.
Viaggiare da soli rende liberi di fare quello che si vuole.
Di stare nove ore in motocicletta come tre ore per tappa e così via.
Ma quando c'è una o più persone non si è più liberi di fare quello che si vuole, perché il tutto va inteso come viaggiare in gruppo.
Non tutti amano le nove ore in sella o i 900 chilometri in giornata.
In gruppo bisogna fissare velocità, tappe per rifornimenti, mangiare, pipì e altro che vada bene a tutti.
Nel momento in cui non va bene a qualcuno cominciano i problemi.
E se uno è abituato da sempre a viaggiare da solo, difficilmente si adeguerà agli altri, proprio per questa sua propensione.
Ti scrivo questo per esperienza vissuta.
Ho incontrato molte persone nel mio cammino motociclistico che giravano da una vita in motocicletta da sole.
Con loro non c'era mai viaggio di gruppo, perché o erano già partiti, oppure dovevano ancora farlo. Mai una via di mezzo.
Ma di certo per tutto il viaggio non sapevi dov'erano o cosa stavano facendo.
Se non quando li vedevo all'arrivo o li vedevi arrivare.
Caro Palma credo tu abbia ragione, un viaggiatore è e rimane tale, a prescindere dal mezzo utilizzato.
E poiché per viaggiare utilizzo una motocicletta, sembro un motociclista.
Mentre sono per prima cosa un viaggiatore.
Solo dopo, un motociclista.
E probabilmente è vero, sto meglio da solo.
Chi è uscito in gruppo con me sa quanto mi sia difficile attardarmi ad aspettare gli altri, siano essi al bar o nel traffico. Preferisco dire "ci vediamo lì" che fare la strada insieme.
Il viaggio me lo godo da solo.
E la meta
è il viaggio.
Solo questo da un senso al fare 6000 chilometri, scendere dalla motocicletta, fumare una sigaretta ed essere pronti a ripartire.
Io non sono mai stato gran che su internet, e credo si veda dal mio modo particolare di rapportarmi agli altri utenti.
E con il senno di poi credo anche di essere approdato a queste pagine per errore, per sbagliata valutazione.
Probabilmente il forum per me era Motoviaggiatori.
E la moto per me non era una HD.
Sento già i limiti e sto pensando a cambiamenti.
Purtroppo a me il giretto del sabato pomeriggio non basta, non è mai bastato.
Rapportarmi - ovviamente parlo di guidare una motocicletta - con persone per le quali 500 chilometri sono "tanta strada" è difficile.
Sono nato zingaro, spinto da un'inquietudine che mi porta via.
Questa notte ho avuto difficoltà a prendere sonno, mi sono rivisto uno speciale di un'ora e mezza di Anglana e non pago ne ho visto un altro che non conoscevo.
Ecco; quella è la mia gente.
Incontrarsi in mezzo al nulla, fare due chiacchiere e ripartire.
Questa è la mia dimensione.
Quest'anno, motivato dalla forzosa immobilità della contingenza, ho provato a cercare contatto con altri motociclisti, qui su questo forum.
Forse non è stata una scelta intelligente.
Forse le cose non sono soltanto più facili, in solitudine.
Forse sono migliori.