Test Ride StreetBob Softail 2018
Inviato: 09/10/2017, 20:28
7 Ottobre 2017
Bene, appena visto lo StreetBob Softail dal vivo e toccato con mano.
Noto delle forti differenze estetiche rispetto al modello Dyna. Quella che subito noto è il serbatoio molto più piccolo.
Oltre al fatto di avere meno litri e quindi minore autonomia, è stata una bella trovata per far apparire più grande il motore, visto che la cilindrata é aumentata ma esteticamente appare più piccolo del TwinCam. L'avantreno, anche se rivisto, appare molto simile allarme famiglia Dyna, ma la ruota posteriore sottile spicca notevolmente nel vuoto che lascia. Non trovo spiegazioni per questa scelta controsenso (cilindrata aumentata con gomma assottigliata) se non nel fatto di ridurre i consumi di carburante (avendo un'improta a terra minore) e quindi di beneficiare di questo artificio anche per ottenere una maggior manegevolezza del mezzo.
E forse le motivazioni sono proprio queste! Sennò non si spiega perchè monta la stessa gomma posteriore adottata dagli Sportster.
Il parafango posteriore é più alto e tutto stona un po ai miei occhi, abituato a vedere il bel culone tipico Dyna. Le pedane centrali danno la sensazione di guidare a gambe più divaricate, e la staffa che li fissa al telaio è lunga e bruttina da vedere: dal telaio alla pedana ci sono un bel po di cm da fare...La sella è comoda ma fa a pugni col serbatoio davvero minimale e la strumentazione è incassata sulla piastra di fissaggio dei riser: un misero display multifunzione, che sotto la luce del sole, tra i riflessi, si vede pure poco. La postura di guida è più "stretta" e si guida con le ginocchia più piegate e lo sterzo più vicino. Si è talmente esasperato il concetto di "stretto necessario" tipico del bobber che hanno ridotto anche la capienza del carburante. Un 1745cc con quei pochi litri a disposizione farà viaggiare in montagna col patema d'animo. Il motore, tutto sommato, è carino da vedere...ma è poco "pulito" perché ci sono in giro cavi e tubazioni varie sfacciatamente lasciate a vista anche sopra le teste ed il piccolo serbatoio piccolo le lascia vedere tutte. Ha una buona coppia, e si fa sentire. È quasi un 1800, ci voleva pure che non avesse quel pelo di coppia in più. Il radiatore tra la triangolazione delle culle é poco carino, oltre ad essere stato montato in un posto poco originale. La bobina con 4 cavi sostituisce il clacson e la sua storica cover immortale sinistra. Le borchie sotto la sella non sono più quadrate e non godono più dello stile iconico che esse rappresentavano. Il tutto a favore di un'anonima e scontata linea stilistica adottata da quasi tutto il mercato custom.
Sarà difficile riconoscere queste harley a colpo d'occhio.
Ci si dovrà abituare.
Il motore (gia testato più volte qualche anno fa sulla gamma touring) suona diversamente. Il battito è differente (anche se effettivamente non batte), gira più alto ed emette un suono meccanico mai udito prima. Sara che il serbatoio piccolo non copre i rumori meccanici, sembra quasi che emetta un fischio, un verso continuo. Vibrazioni zero, la moto sembra "morta". In discesa il freno motore è inesistente, quindi scalare le marce non serve a nulla perchè il motore si adegua in fretta senza rallentare. Bisogna frenare e basta....grosso problema se si va in montagna, o se si vuole guidare in modo brillante. Inoltre il freno posteriore frena meno del solito a differenza di quello anteriore che è più presente ed efficace. Il forcellone oscillante (forcellino) ed il suo mono ammortizzatore fanno il loro lavoro, uniti alla sella più comoda ed imbottita, ma la ciclistica non mi ha dato le stesse sensazioni che regala una Dyna. L'approccio è totalmente diverso. Lagilità c'è, forse anche grazie alla gomma posteriore più stretta, al minor peso dichiarato, ma il feeling è diverso. Chi ha un Softail troverà migliorate queste nuove moto softail 2018, ma chi viene da un Dyna non sarà dello stesso parere. Il Dyna "va da solo" e ti legge nei pensieri. Rapido e preciso segue la linea che hai intenzione di seguire ed esegue ciò che vuoi senza ripicche.....cosa che questo Softail StreetBob non fa allo stesso modo. La differenza di peso tra i due StreetBob è davvero ridicola, direi quasi un palliativo. Rispetto allo StreetBob Dyna cambia di un grado in più l'inclinazione del cannotto di sterzo: e si sente. Per chi viene dalle "vecchie" Softail sarà lieto (forse) di questo nuovo telaio che sicuramente ha una dinamica differente e migliorata rispetto al predecessore. Ma se paragonato al telaio Dyna c'è poco da osannare o da decretare migliore. L'unico pregio è nelle sospensioni più morbide, che filtrano bene buche e dossi, però contrastano con una guida brillante o aggressiva, cosa che una Dyna permetteva tranquillamente. Nel complesso la moto vibra meno, anzi non vibra un ca%%o, (non che il TwinCam sia un rompischiena) e ciò delude un pò perché il bello di una HD era anche percepire le vibrazioni (mai fastidiose) quando si stava fermi col motore al regime di minimo. Facevano sembrare la moto viva, presente e pronta ad avventurarsi insieme a te, quasi scalpitante.
Oggi invece mi è sembrato tutto più sterile e poco emozionale.
Un rapporto freddo, distaccato...quasi come se fossimo separati da un preservativo molto spesso: << io qui, tu lì, sbrigati a fare vaffanculo>>. Rende l'idea.
Pareri personali, ci mancherebbe, ma che io identifico in una netta "perdita di carattere", per adottare un'identità standardizzata che con le Harley che ho conosciuto io ha davvero poco da spartire.
Questo nuovo StreetBob Softail ha i connotati totalmente cambiati.
Sicuramente ci saranno estimatori e detrattori.
Sicuramente io nn sarò un estimatore, dopo questa prova.
...e mi dispiaccio molto per tutto ciò, ma se è questo che vuole il mercato ed HD lo accetta, allora non resta che farsene una ragione di questa sforbiciata fatta alla tradizione ed al suo passato, ma anche a buona parte della sua identità.
Perchè è proprio quell'identità sforbiciata via che io adoravo da matti.
Lo Slim pare abbia la ruata anteriore più panciuta di quella posteriore.
Il FatBob ha una voragine tra la gomma ed il parafango posteriore, il faro a led nemmeno lo commento... Il FatBoy sembra la versione manga del predecessore. L'unica che ho apprezzato è la LowRider ed il suo pneumatico posteriore da 180....ma monodisco e con una luce a terra tutt'altro che Low lasciamil tempo che trova.
Assurdo taglio netto con tutto e tutti....
Dyna the best, fuck the rest.
Bene, appena visto lo StreetBob Softail dal vivo e toccato con mano.
Noto delle forti differenze estetiche rispetto al modello Dyna. Quella che subito noto è il serbatoio molto più piccolo.
Oltre al fatto di avere meno litri e quindi minore autonomia, è stata una bella trovata per far apparire più grande il motore, visto che la cilindrata é aumentata ma esteticamente appare più piccolo del TwinCam. L'avantreno, anche se rivisto, appare molto simile allarme famiglia Dyna, ma la ruota posteriore sottile spicca notevolmente nel vuoto che lascia. Non trovo spiegazioni per questa scelta controsenso (cilindrata aumentata con gomma assottigliata) se non nel fatto di ridurre i consumi di carburante (avendo un'improta a terra minore) e quindi di beneficiare di questo artificio anche per ottenere una maggior manegevolezza del mezzo.
E forse le motivazioni sono proprio queste! Sennò non si spiega perchè monta la stessa gomma posteriore adottata dagli Sportster.
Il parafango posteriore é più alto e tutto stona un po ai miei occhi, abituato a vedere il bel culone tipico Dyna. Le pedane centrali danno la sensazione di guidare a gambe più divaricate, e la staffa che li fissa al telaio è lunga e bruttina da vedere: dal telaio alla pedana ci sono un bel po di cm da fare...La sella è comoda ma fa a pugni col serbatoio davvero minimale e la strumentazione è incassata sulla piastra di fissaggio dei riser: un misero display multifunzione, che sotto la luce del sole, tra i riflessi, si vede pure poco. La postura di guida è più "stretta" e si guida con le ginocchia più piegate e lo sterzo più vicino. Si è talmente esasperato il concetto di "stretto necessario" tipico del bobber che hanno ridotto anche la capienza del carburante. Un 1745cc con quei pochi litri a disposizione farà viaggiare in montagna col patema d'animo. Il motore, tutto sommato, è carino da vedere...ma è poco "pulito" perché ci sono in giro cavi e tubazioni varie sfacciatamente lasciate a vista anche sopra le teste ed il piccolo serbatoio piccolo le lascia vedere tutte. Ha una buona coppia, e si fa sentire. È quasi un 1800, ci voleva pure che non avesse quel pelo di coppia in più. Il radiatore tra la triangolazione delle culle é poco carino, oltre ad essere stato montato in un posto poco originale. La bobina con 4 cavi sostituisce il clacson e la sua storica cover immortale sinistra. Le borchie sotto la sella non sono più quadrate e non godono più dello stile iconico che esse rappresentavano. Il tutto a favore di un'anonima e scontata linea stilistica adottata da quasi tutto il mercato custom.
Sarà difficile riconoscere queste harley a colpo d'occhio.
Ci si dovrà abituare.
Il motore (gia testato più volte qualche anno fa sulla gamma touring) suona diversamente. Il battito è differente (anche se effettivamente non batte), gira più alto ed emette un suono meccanico mai udito prima. Sara che il serbatoio piccolo non copre i rumori meccanici, sembra quasi che emetta un fischio, un verso continuo. Vibrazioni zero, la moto sembra "morta". In discesa il freno motore è inesistente, quindi scalare le marce non serve a nulla perchè il motore si adegua in fretta senza rallentare. Bisogna frenare e basta....grosso problema se si va in montagna, o se si vuole guidare in modo brillante. Inoltre il freno posteriore frena meno del solito a differenza di quello anteriore che è più presente ed efficace. Il forcellone oscillante (forcellino) ed il suo mono ammortizzatore fanno il loro lavoro, uniti alla sella più comoda ed imbottita, ma la ciclistica non mi ha dato le stesse sensazioni che regala una Dyna. L'approccio è totalmente diverso. Lagilità c'è, forse anche grazie alla gomma posteriore più stretta, al minor peso dichiarato, ma il feeling è diverso. Chi ha un Softail troverà migliorate queste nuove moto softail 2018, ma chi viene da un Dyna non sarà dello stesso parere. Il Dyna "va da solo" e ti legge nei pensieri. Rapido e preciso segue la linea che hai intenzione di seguire ed esegue ciò che vuoi senza ripicche.....cosa che questo Softail StreetBob non fa allo stesso modo. La differenza di peso tra i due StreetBob è davvero ridicola, direi quasi un palliativo. Rispetto allo StreetBob Dyna cambia di un grado in più l'inclinazione del cannotto di sterzo: e si sente. Per chi viene dalle "vecchie" Softail sarà lieto (forse) di questo nuovo telaio che sicuramente ha una dinamica differente e migliorata rispetto al predecessore. Ma se paragonato al telaio Dyna c'è poco da osannare o da decretare migliore. L'unico pregio è nelle sospensioni più morbide, che filtrano bene buche e dossi, però contrastano con una guida brillante o aggressiva, cosa che una Dyna permetteva tranquillamente. Nel complesso la moto vibra meno, anzi non vibra un ca%%o, (non che il TwinCam sia un rompischiena) e ciò delude un pò perché il bello di una HD era anche percepire le vibrazioni (mai fastidiose) quando si stava fermi col motore al regime di minimo. Facevano sembrare la moto viva, presente e pronta ad avventurarsi insieme a te, quasi scalpitante.
Oggi invece mi è sembrato tutto più sterile e poco emozionale.
Un rapporto freddo, distaccato...quasi come se fossimo separati da un preservativo molto spesso: << io qui, tu lì, sbrigati a fare vaffanculo>>. Rende l'idea.
Pareri personali, ci mancherebbe, ma che io identifico in una netta "perdita di carattere", per adottare un'identità standardizzata che con le Harley che ho conosciuto io ha davvero poco da spartire.
Questo nuovo StreetBob Softail ha i connotati totalmente cambiati.
Sicuramente ci saranno estimatori e detrattori.
Sicuramente io nn sarò un estimatore, dopo questa prova.
...e mi dispiaccio molto per tutto ciò, ma se è questo che vuole il mercato ed HD lo accetta, allora non resta che farsene una ragione di questa sforbiciata fatta alla tradizione ed al suo passato, ma anche a buona parte della sua identità.
Perchè è proprio quell'identità sforbiciata via che io adoravo da matti.
Lo Slim pare abbia la ruata anteriore più panciuta di quella posteriore.
Il FatBob ha una voragine tra la gomma ed il parafango posteriore, il faro a led nemmeno lo commento... Il FatBoy sembra la versione manga del predecessore. L'unica che ho apprezzato è la LowRider ed il suo pneumatico posteriore da 180....ma monodisco e con una luce a terra tutt'altro che Low lasciamil tempo che trova.
Assurdo taglio netto con tutto e tutti....
Dyna the best, fuck the rest.